Quand’è il momento giusto per dare la carta di credito ai figli?
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Direttore: Alessandro Plateroti

Quand’è il momento giusto per dare la carta di credito ai figli?

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Diverse esigenze possono portare i minorenni a desiderare una carta di credito: effettuare alcuni acquisti online ad esempio, o, ancora, dei pagamenti in caso di viaggio o spostamento lontano da casa, in assenza dei genitori.

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La carta di debito per minorenni

Prelievi e acquisti sono esigenze concrete, che anche il minore può essere chiamato a soddisfare, tramite il possesso di una carta data dal genitore. Va però specificato che non esistono delle vere e proprie carte di credito per minorenni, ma delle carte di debito. La differenza è notevole, poiché la carta non viene associata in questo caso a un conto corrente, ma soltanto alla liquidità che caricata sulla prepagata.

Di solito, le carte prepagate sono utilizzate da coloro che non vengono ritenuti finanziariamente affidabili dagli istituti di credito o bancari, così come da chi non possiede un conto corrente: in questo senso, si rivelano perfette come carte di debito per minorenni. Questi ultimi così potranno usufruire delle somme versate sulla carta per prelievi e piccoli acquisti in rete, finché il fondo non si esaurisce o la carta non perde validità (di solito dopo un periodo che va dai tre ai dieci anni, in base al tipo scelto).

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L’attivazione di una carta prepagata per minori

Di solito, la carta prepagata può essere attivata per minori che abbiano già almeno 14 anni. Non richiedono di solito un canone annuale per il proprio funzionamento, ma soltanto un costo di attivazione, variabile in base al tipo di carta e di circuito prescelti dal genitore. Ogni carta o circuito prevede inoltre dei costi di ricarica e di commissione diversi, che possono variare fino a un massimo di tre euro. Si tratta di variabili che vanno valutate prima dell’attivazione, tramite alcuni portali come CarteTop, nati appositamente per comparare grandi varietà di carte di credito, di debito o prepagate.

Il ruolo del genitore continua a essere centrale, specie nella procedura di attivazione: il consenso del padre o della madre è fondamentale per l’attivazione della prepagata, che non può avvenire su sola richiesta del minore (il rischio, chiaramente, è quello di un’attivazione avvenuta di nascosto, legata poi a spese senza criterio).

Vantaggi e limiti delle carte di debito per i figli

Sicuramente, fornire al proprio figlio una carta di debito garantisce alcuni vantaggi in termini di indipendenza e sicurezza. Per quel che riguarda il fattore sicurezza, l’utilizzo di una carta solitamente limita la quantità di contante in possesso del giovane (che si limiterà a usare denaro liquido in caso di prelievo o del pagamento di servizi che non accettano la carta). In caso di furti o smarrimenti, il contante andrebbe quasi sicuramente perduto; la carta, invece, può essere bloccata, così da evitare imputazioni a carico del proprio figlio in caso di utilizzo fraudolento della prepagata smarrita.

In caso di viaggi lontano da casa, inoltre, il possesso di una carta prepagata garantisce al minore una certa dose di indipendenza e autonomia, stimolando anche un più forte senso di responsabilità economica. Certamente, in base al tipo di circuito selezionato e alla meta prescelta, la carta potrebbe non essere accettata dagli esercenti del luogo: in questo caso, sarà opportuno procurarsi, prima del viaggio, una buona scorta di valuta locale (aumentando certamente il rischio legato al possesso di contante).

Un evidente vantaggio per i genitori, oltre che per il senso di autocontrollo dei figli minorenni, è legato ai limiti di planfond, di solito più stringenti in caso di prepagate attivate per gli under 18. Infatti, i limiti giornalieri ai prelievi effettuabili e alle somme da investire per gli acquisti – anch’essi variabili in base al tipo di carta di debito attivata – garantiscono al genitore che il proprio figlio non possa effettuare compere irresponsabili o prelevare somme eccessive di denaro liquido.

Anche in presenza di questi strumenti e limitazioni, il genitore sarà sempre una figura centrale, non soltanto nelle procedure di richiesta della carta o ricarica del fondo, ma anche nel monitoraggio delle spese e dei prelievi effettuati dal figlio (tramite app su smartphone, ad esempio). In questo modo, sarà possibile educare finanziariamente e responsabilizzare i minori circa il corretto uso da fare del denaro, sia nelle esperienze in casa sia in quelle fuori casa.

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ultimo aggiornamento: 29 Settembre 2021 16:58

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